Inarsind Brescia

Esperto risponde

La documentazione da produrre in sede di autorizzazione edilizia

QUESITO
ho visto che ogni comune in sede di autorizzazione edilizia chiede cose diverse dal punto di vista acustico (alcuni chiedono l'impatto acustico, altri i requisiti acustici passivi, altri entrambi, altri non chiedono nulla) puoi darmi un quadro sinottico di cosa va fatto per i vari tipi di intervento (nuova costruzione, ristrutturazione etc) e per le varie destinazioni (residenziale, industriale,commerciale, terziario etc)

grazie

RISPOSTA
La legge 447/95 stabilisce che , tra le varie cose, “Sono di competenza dei comuni […] il controllo del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico all’atto del rilascio delle concessioni edilizie relative a nuovi impianti e infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali […] nonché dei provvedimenti di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive”.

È sempre di competenza  dei comuni “l’adozione di regolamenti per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dell’inquinamento acustico”.

La stessa legge stabilisce l’obbligo di redazione di Valutazioni di impatto acustico per la realizzazione, modifica o potenziamento di:

    Aeroporti, strade e ferrovie
    Discoteche
    Circoli privati e pubblici esercizi con macchinari ed impianti rumorosi
    Impianti sportivi


E’ obbligatorio invece produrre una valutazione di clima acustico per le aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamento:

    Scuole e asili nido
    Ospedali
    Case di cura e di riposo
    Parchi pubblici urbani ed extraurbani

Nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere che comportano impatto acustico

Per quanto concerne i requisiti acustici passivi, invece, non è previsto esplicitamente che i comuni richiedano una documentazione; la legge 447/95 stabilisce che è competenza dello stato “la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore e dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti”.

Tale determinazione è avvenuta con il D.P.C.M. 05/12/97, e ne è stato fatto obbligo il rispetto dei valori limite indicati.

Quindi, per riassumere, relativamente ai vari tipi di intervento (sia nuova costruzione che ristrutturazione):

 

    Il rispetto dei requisiti acustici passivi va garantito (anche se non viene richiesta documentazione) per quasi tutte le destinazioni (residenziale, terziario, commerciale, ricettivo, ospedaliero, scolastico, di culto)
    Le valutazioni di clima acustico vanno prodotte per tutti quegli insediamenti che possono essere soggetti a (e che quindi vanno protetti da) inquinamento acustico (residenziale, ospedaliero, scolastico)
    Le valutazioni di impatto acustico vanno prodotte per tutti gli interventi che possono causare rumore (terziario, commerciale etc..)



La documentazione sul rispetto dei requisiti acustici spesso non è richiesta, mentre per il clima e impatto è previsto che i comuni la richiedano. In ogni caso se anche la documentazione non viene richiesta dall’amministrazione, il rispetto delle norme su requisiti, clima ed impatto nei casi previsti è sempre obbligatorio. Prova ne sono peraltro le numerose cause contro costruttori e immobiliari che trovano accoglimento in sede giudiziaria.